Composizione

DALLA SCHEDA DI SICUREZZA DI UN PRODUTTORE, PRIMA CHE FOSSE RITIRATA E RISCRITTA

 

From Dentsply Caulk, the makers of Dispersalloy®
"The world's most widely used alloy"
Manufacturer Alloy        
"With over 25 years of proven clinical performance in millions of restorations, Dispersalloy® is the world's most widely used alloy. Its consistent mix of lathe-cut particles and silver-copper eutectic spheres virtually eliminates the Gamma-2 phase, yielding exceptional corrosion resistance and reduced ditching. And thanks to its patented self-activating capsules, no activation tool is needed. Dispersalloy® is also available in powder and tablets."

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Below is a copy of the original 'Dispersalloy DFU' from the Dentsply Caulk website, which was withdrawn in early 1998 after attention was brought to the Caulk company's listing of the contraindications to the use of amalgams. All the text is unchanged. The graphics at the top of the original document, however, were removed because the original *.gif files were not saved, and some of the links back to Caulk at the bottom of the page have been inactivated.
    
DIRECTIONS FOR USE
Dispersalloy®
Tablets and Powder
    
A dispensed phase admix amalgam, containing lathe-cut particles and silver/copper eutectic spheres. Caution: U.S. Federal law restricts this device to sale by or on the order of a dentist. For dental use only.

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Indication for use

Dispersalloy® should be used in stress bearing restorations (Class 1 and 2), when other restorative materials or restoration techniques are not indicated.
    
Contraindication

The use of amalgam is contraindicated:

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Side Effects/Warning

Prior to use, read the MSDS information and product instructions for this item.

Exposure to mercury may cause irritation to skin, eyes, respiratory tract and mucous membrane. In individual cases, hypersensitivity reactions, allergies, or electrochemically caused local reactions have been observed. Due to electrochemical processes, the lichen planus of the mucosa may develop.

Mercury may also be a skin sensitizer, pulmonary sensitizer, nephrotoxin and neurotoxin.

After placement or removal of amalgam restorations, there is a temporary increase of the mercury concentration in the blood and urine.

Mercury expressed during condensation and unset amalgam may cause amalgamation or galvanic effect if in contact with other metal restorations. If symptoms persist, the amalgam should be replaced by a different material.

Removal of clinically acceptable amalgam restorations should be avoided to minimize mercury exposure, especially in expectant mothers.                  
    

Precautions

The number of amalgam restorations for one patient should be kept to a minimum.

Inhalation of mercury vapor by dental staff may be avoided by proper handling of the amalgam,the use of masks, along with adequate ventilation.

Avoid contact with skin and wear safety glasses and gloves.

Store amalgam scrap in well sealed containers. Regulations for disposal must be observed.
DISPERSALLOY® CONTAINS ZINC; THE AMALGAM MADE THEREFROM MAY SHOW EXCESSIVE EXPANSION IF MOISTURE IS INTRODUCED DURING MIXING, CONDENSING AND COMPACTING.


Proportions

As with all alloys, the ratio mercury to alloy is important. A 1:1 mercury/alloy ratio is recommended. When using either Dispersalloy ® Tablets or Powder, we recommend using an automatic powder and mercury proportioner. It will automatically and precisely dispense measured amounts of mercury and alloy. Refer to the instructions provided by the proportioner manufacturer.
     
   

Dove va a finire il mercurio?

Il vapore di mercurio emesso dalle otturazioni in amalgama é volatile e diffonde come qualsiasi fumo. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare per un materiale che é impiantato in denti all'ingresso del sistema digerente, la principale via d'accesso del mercurio all'interno dell'organismo é il sistema respiratorio. I fumi sono infatti trascinati dalla respirazione fin nel polmone dove gli alveoli sono strutturalmente predisposti a scambiare gas con il sangue, indipendentemente dalla sua natura.

 

polmone

 

Il mercurio metallico di cui sono costituiti i vapori ha un tempo di permanenza molto breve nel sangue e viene rapidamente distribuito nei tessuti. L'emivita bassa del mercurio metallico nel sangue é il principale motivo per cui il dosaggio analitico in questo fluido organico ha poco significato clinico, in particolare nell'esposizione cronica a basso dosaggio: salvo rare eccezioni il risultato dell'analisi sarà sempre un livello molto masso di mercurio.

Dal sangue il mercurio metallico passa ai tessuti, secondo un criterio di affinità locale di captazione. Esistono alcuni tessuti, quali i tessuti nervosi, che hanno una grossa capacità di ricezione del mercurio e tendono a trattenerlo con elevata avidità. Una quota del mercurio viene captato dal fegato e reni che, oltre a poterlo trattenere nei loro tessuti, hanno la possibilità espellerlo più o meno efficientemente.

 

sedi accumolo

 

I dati scientifici riguardanti le sedi d'accumolo del mercurio nell'essere umano derivano da una serie ampia di studi fatti a livello autoptico, in particolare quelli realizzati da Nylander negli anni '90. Sono stati studiati soggetti con e senza otturazioni in amalgama ed il contenuto di mercurio in ogni organo e tessuto é stato determinato analiticamente. I risultati hanno mostrato una chiara differenza tra le i due gruppi ed é stato possibile creare un parametro di correlazione tra numero di otturazioni e livelli di mercurio depositati.

Una serie importante di misurazioni sono state fatte anche su cadaveri di dentisti, dimostrando come l'esposizione professionale e l'accumolo a livello del cervello sia di fatto molto superiore a quella normalmente stimata e valutata con misurazioni del mercurio nel sangue e nelle urine. Di fatto l'unico esame veramente preciso al 100% nel valutare l'intossicazione é proprio la misurazione nei tessuti bersaglio, cosa sfortunatamente irrealizzabile nel paziente in vivo.

Sebbene i dati dimostrassero inequivocabilmente delle differenze importanti tra soggetti con e senza amalgama, vi fu un gruppo di ricercatori che criticarono parzialmente questi studi, sostenendo che il mercurio misurato nei tessuti fosse non univocabilmente  attribuibile all'amalgama. Tale argomentazione, piuttosto pretestuosa alla luce di un corretto reclutamento di popolazioni statisticamente comparabile, motivò un altro gruppo di ricercatori a fornire la prova provata della distribuzione del mercurio derivante dalle amalgame ai tessuti. In sucessivi esperimenti furono realizzate delle otturazioni in amalgama prima a delle pecore e poi a dei primati, impiegando del mercurio radioattivo (Isotopo 203Hg) al posto del normale metallo. Grazie a tale accorgimento si rende possibile osservare dinamicamente ed in vivo la distribuzione del mercurio negli organi ed il suo accumolo con la tecnica delle scintigrafia, usata negli umani per la diagnostica ossea e tiroidea. L'immagine fornita da questo genere d'esame mostra graficamente proprio dove va a concentrasi la radioattività dovuta al radioisotopo.

 

AccumuloHg

 

I risultati sperimentali nell'animale confermarono i dati circa le sedi di deposito negli umani e la dinamica di esposizione ed accumolo osservata a livello autoptico. L'amalgama contribuisce significativamente al carico tossico da mercurio del sistema nervoso e del corpo in generale.

 

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